Archeo DOC

ARCHEODOC

giovani agricoltori fra preistoria e tecnologia

Chi si sarebbe mai immaginato che dei ragazzi delle superiori potessero trasformarsi in veri e propri uomini e donne "neolitici"? O che questi giovani Homo sapiens potessero far rivivere l'agricoltura dell'età dove si camminava scalzi, senza smartphone nè automobili? E ancora: che qualcuno di loro provasse l’esperienza di sceneggiatore, attore, segretario di produzione, assistente alla regia?

Questo è capitato ai partecipanti del progetto "ArcheoDoc", vincitore del concorso "Io amo i Beni Culturali" indetto fra le scuole della regione allo scopo di valorizzare il patrimonio culturale locale dall’I.B.C , Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali dell’Emilia-Romagna,.

Quale ambito migliore di quello degli albori delle nostre tradizioni agricole per gli alunni dell'Istituto Tecnico Agrario “Raineri”? Un’entusiasmante occasione per scoprire l’evoluzione delle tecniche agricole e mettere a confronto quelle di epoche successive fino ai giorni nostri.

Per calarsi nell’ambiente i ragazzi, coordinati dai professori Marina Santoni, Margherita Boselli e Giuliano Dipierdomenico,  si son avventurati alla scoperta del sito neolitico in Val Trebbia guidati da Maria Maffi, Susanna Gasparini, Elena Giuliani e Claudia Minuta, archeologhe del Parco Archeologico-Villaggio Neolitico di Travo. Durante una specifica lezione sulle rudimentali tecniche agricole preistoriche, gli alunni hanno preso confidenza con attrezzi d’epoca ricostruiti in base ai reperti del sito e messi a disposizione dalle studiose. Come non sentirsi un po’ “trogloditi” brandendo il bastone da semina dotato di un pesante anello di pietra? o impugnando il falcetto con affilati denti di selce? o ancora macinando a mano il farro dicocco, antenato del moderno frumento, su antichissimi sassi scavati dai nostri antenati?

Poiché presso l’Istituto Raineri ha sede un fornitissimo Museo della Civiltà Contadina,  sia per il team di archeologhe  che per le classi partecipanti, 2^C e 2^D,  è sorta la curiosità di confrontare gli strumenti neolitici con quelli della nostra tradizione. Durante una accurata visita, condotti dai loro compagni, guide del museo, e dalla professoressa Rosa Pagani, gli alunni hanno compilato alcune schede predisposte dalle archeologhe, riscontrando incredibili similitudini di forme e usi fra gli attrezzi preistorici e quelli del Novecento. Sorprendentemente l’unica differenza sostanziale è risultata l’introduzione dei metalli.

A questo punto si trattava di rendere partecipe il grande pubblico a queste insolite lezioni di storia: che fare? Grazie all’inventiva e alla disponibilità dei ragazzi e soprattutto alla sapiente regia di Daniele Signaroldi, un affiatato team di neofiti  ha steso una sceneggiatura che si snoda fra il Villaggio Neolitico, il Museo della Civiltà Contadina e gli ambienti didattici dell’Istituto Agrario.

Il progetto  ha sfornato così un video davvero originale, nel quale i giovani attori Marco Rossi, Giacomo Rossetti, Damiano Sprega, Serena Panizzari, Silvia Faravelli, Samantha Vianini e Leonardo Borella lavorano la terra, seminano, raccolgono frutti, e molto altro, ripercorrendo la storia dell'agricoltura dal Neolitico ai giorni nostri dal punto di vista degli stessi studenti.

Il Parco potrà utilizzare il documentario per valorizzare il sito archeologico, per la promozione delle sue attività didattiche e per mostrare ai visitatori come veniva vissuta nel Neolitico la cura della terra.

Ma anche la scuola e il museo sulla strada Agazzana ricaveranno una positiva visibilità, come è già accaduto in occasione dell'evento "Frutti Antichi d'Autunno" svoltosi domenica 2 ottobre 2016 presso il Castello di Paderna e patrocinato dal FAI, dove il video è stato proiettato in anteprima con successo.

Ai  ragazzi, ai docenti e alle archeologhe li aspettano altre presentazioni ufficiali per regione e ministeri a novembre in quel di Bologna.

Il video è una dimostrazione di come la scuola può diventare una palestra dove sperimentare, vivere una formazione sul campo, acquisire nuove competenze, praticare nuovi linguaggi e intrecciare rapporti fra vari soggetti culturali, sociali ed educativi.

Da vedere. https://www.youtube.com/watch?v=s_mf-_c3Ydg